Quando Aprire Partita Iva In Italia, Per Blogger ed Influencer
Bentrovati su Financial Empires, oggi vedremo quando blogger ed influencer devono aprire una partita iva in Italia per essere in regola con il fisco senza incorrere in delle gravi sanzioni imposte dagli organi di controllo del paese.
Innanzitutto la partita iva non deve essere aperta quando si verificano determinate condizioni, questo perché si potrebbe avere in delle perdite ma soprattutto perché non è prevista dal nostro codice e si rivelerebbe del tutto inutile.
Queste situazioni riguardano la temporalità ma anche la proficuità del nostro lavoro.
Infatti se una persona svolge un lavoro saltuariamente è non vi è continuità nella professione non si è soggetti all’obbligo dell’apertura della partita iva, inoltre un altro requisito per non avere l’obbligo di aprire la partita iva è che non si devono superare i famosi 5.000 euro all’anno.
Ma attenzione se la vostra attività è continuativa e caratterizzata a criteri di professionalità sarete ugualmente soggetti all’apertura anche se questa comporta delle perdite per il vostro piccolo business.
Indice dei contenuti:
Quando un blogger o un influencer deve aprire la partita iva
Oggigiorno esistono professioni sempre più nuove e mai viste prima, questo grazie al cambiamento che la società sta subendo con l’avvento di internet e dei social network, ecco perché abbiamo voluto citare il caso di un blogger o di un influencer Instagram o anche youtuber.
Citando questi casi sopra dunque è chiaro che bisogna valutare bene la fattispecie del caso in essere, infatti ci sono blogger che sono tenuti all’apertura della partita iva e blogger che invece non la necessitano.
Per esempio se il vostro sito presenta annunci Adsense siete teoricamente obbligati ad aprire la partita iva, questo perché la vostra attività e continua anche se pubblicate una volta ogni tanto, ciò si deve al fatto che il vostro sito è sempre online pertanto la vostra attività presenta carattere di continuità.
Per quanto riguarda gli influencer il discorso invece è un po più complesso, da questo punto di vista ci sono delle lacune normative che probabilmente nei prossimi anni si renderà necessario colmare da parte del governo.
Al momento comunque gli influencer sono obbligati ad aprire la partita iva nel caso superino la soglia dei 5.000 euro o se hanno delle collaborazioni continue con uno o più marchi.
Pertanto se siete degli influencer su Instagram e pubblicate semplicemente delle foto ed ogni tanto stringete qualche collaborazione pagata con un marchio non vi dovete assolutamente preoccupare.
Per gli Youtuber la situazione è diversa, perché se iscritti al programma Adsense per loro vale la stessa condizione posta in essere per gli blogger, infatti stanno effettivamente esercitando un’attività continuativa attraverso l’apposizione di annunci sui loro video sempre presenti online!
Non c’è obbligo di apertura partita iva quando si scrivono semplicemente degli articoli e si mettono online dunque senza la pubblicazione degli annunci, senza aderire al programma Adsense o programmi simili come Amazon affiliate eccetera.
Quanto costa aprire la partita iva per un blogger o influencer
Adesso che siete a conoscenza di come funziona la legge in materia in Italia potrebbe interessarvi sapere quanto costa la partita iva per un blogger o influencer per regolarizzare così la vostra posizione.
Il costo dipende dal vostro giro d’affari, infatti se superate la soglia di 65.000 euro l’anno sarete sottoposti al regime ordinario di partita iva, dovrete pagare una tassa di circa 100 euro annualmente alla camera di commercio, pagare le aliquote IRAP e IRPEF che variano in base al vostro reddito, l’iva, (anche se in sostanza saranno i clienti a pagarla applicando il supplemento), più i contributi.
Non essendo prevista una cassa previdenziale per blogger ed influencer sarete iscritti alla gestione separata pertanto i contributi da pagare ammontano al 25,98%, con contributo minimo annuo di 3.828,72 euro da pagare in 4 rate trimestrali pari a 957,18 euro.
Il regime forfettario per blogger ed influencer
Il regime forfettario è uno strumento utile per abbattere i costi della partita iva disponibile per tutti coloro che non superano i 65.000 euro all’anno.
Questo particolare regime creato dal governo Conte su proposta della Lega, prevede l’abolizione di Irpef, Irap e iva, la semplificazione della gestione dell’iva e soltanto un’aliquota pari al 15% che per i primi 5 anni è ridotta al 5%.
Per quanto riguarda i contributi con il regime forfettario si è soggetti soltanto ad una aliquota del 25,72% sul reddito dichiarato, questo vale per tutti coloro che sono iscritti alla gestione separata e pertanto non iscritti ad un albo, tra cui rientrano anche blogger ed influencer.
Un aiuto davvero molto grande per tutti coloro che intendono aprire una partita iva in Italia, grazie al quale potranno regolarizzare la propria posizione con l’agenzia delle entrate senza incorrere in delle multe molto salate.
Come aprire la partita iva e quanto tempo ci vuole
Sostanzialmente aprire la partita iva è una procedura abbastanza semplice soprattutto se si tratta del regime forfettario, infatti vi basterà andare dal commercialista e sarà lui stesso a comunicare alla camera di commercio e all’agenzia delle entrate l’inizio della nuova attività, la quale vi assegnerà un numero di partita iva per poter iniziare.
Il commercialista dunque fungerà da tramite fra voi e l’agenzia delle entrate, a voi spetterà soltanto firmare qualche documento ed una delega per poter permettere al commercialista di tenere la vostra contabilità di effettuare le dichiarazioni e comunicare con la camera di commercio e l’agenzia delle entrate per conto vostro ovviamente in cambio di una parcella che generalmente non dovrebbe essere troppo onerosa per il regime forfettario.
Per quanto riguarda le tempistiche purtroppo in Italia siamo sempre molto più lenti rispetto agli altri paesi europei, tuttavia in meno di un mese dovreste comunque farcela ad avere la vostra partita iva ed iniziare a lavorare in regola.
Ad ogni modo il nostro consiglio è quello di rivolgervi sempre al vostro commercialista prima di intraprendere qualsiasi cammino in questo mondo burocratico in cui diventa veramente difficile districarsi, soprattutto in Italia.
Grazie per essere stati con noi, questo articolo sull’apertura della partita iva per blogger ed influencer termina qui, se lo avete trovato interessante condividetelo con i vostri amici tramite i pulsanti social che trovate di seguito e lasciateci sapere la vostra opinione commentando di seguito, a presto e buona continuazione su Financial Empires.
Financial Empires, La Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA