Conti Correnti Non Pignorabili, Quali Sono, Cosa C’è Da Sapere
Buongiorno e bentrovati cari affezionati amici di Financial Empires, anche oggi ci ritroviamo qui sempre più numerosi e questo ci riempie di gioia. Nel nostro articolo quotidiano parleremo di conti correnti non pignorabili.
Analizzeremo cosa c’è da sapere, tutte le caratteristiche, le peculiarità e quali sono i conti correnti che non si possono pignorare. Perché sappiamo tutti che la sicurezza dei nostri risparmi è fondamentale.
Indice dei contenuti:
Cos’è il pignoramento?
Cominciamo intanto a capire cosa vuole dire il pignoramento conto corrente.
In pratica si tratta di un’esecuzione presso terzi, un tipo di espropriazione che si riferisce a beni mobili di proprietà di terzi.
In questo caso, parliamo di somme di denaro depositate in banca.
Il procedimento di pignoramento serve per porre in essere un’esecuzione forzata del credito dovuto, la cui disciplina specifica che prevede diverse modalità con le quali il creditore può richiedere il proprio denaro.
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Per questo è possibile che il creditore si affidi sia al pignoramento immobiliare che al mobiliare.
Pignoramento conto corrente
Il pignoramento del conto corrente non è altro che una forma peculiare di pignoramento mobiliare presso terzi che sono debitori.
Questo tipo di azione ha diverse conseguenze ed effetti.
In primis, è che esso ha come fine il blocco del conto corrente, rendendo relativamente inefficaci le operazioni successive di colui che ha il debito nei confronti del creditore.
Quindi significa che ogni atto posto in essere non sarà opponibile da parte del debitore.
Procedura di pignoramento presso terzi
Visto che questa procedura ha, per forza di cose, la collaborazione della Banca che sarà chiamata al trasferimento delle cifre, proprio per questa ragione il pignoramento prevede delle fasi ulteriori, ad esempio, la dichiarazione del terzo.
Con questa operazione, il giudice provvede ad integrare il contraddittorio e a disporre per il trasferimento del dovuto; e in questo caso, la dichiarazione della Banca avrà come soggetto le somme presenti sul conto, anche se è necessario che il saldo sia positivo.
Perciò, l’istituto bancario provvede a verificare preventivamente il saldo, e qualora fosse negativo dichiarerà di non essere debitore.
Quando un conto corrente non è pignorabile?
Partiamo col dire che la legge impone dei limiti al pignoramento del conto corrente, se quest’ultimo viene utilizzato per versare lo stipendio o la pensione.
In tal caso, la norma prevede che il conto si possa pignorare solo in parte.
Infatti, per un lavoratore il blocco forzato dei soldi depositati può essere possibile solo se il denaro presente sul conto corrente supera il triplo della cifra dell’assegno sociale.
Se invece i soldi vengono accreditati dopo la notifica di pignoramento, si può bloccare solo il quinto.
Al contrario, se si parla di lavoratori autonomi è previsto il pignoramento di tutta la somma depositata, con decorrenza immediata.
Va comunque ricordato che il pignoramento del conto di un dipendente è molto più rischioso di quello richiesto dal creditore sul conto di un professionista.
Conti correnti non pignorabili
Bisogna precisare che non è possibile richiedere un pignoramento dei risparmi nei depositi bancari.
Tra l’altro, esiste una tipologia di casi le cui entrate sono impignorabili, ad esempio:
- Assegni di accompagnamento per disabili
- Rendite di assicurazione sulla vita
- E infine, le pensioni di invalidità
Il pignoramento del conto corrente, ovviamente di chi ha un debito, è un processo che non si palesa all’improvviso.
Ma è la conseguenza di un iter giudiziario ben preciso e in cui il creditore non è riuscito a recuperare i soldi che gli spettano.
Cosa succede dopo il pignoramento del conto corrente?
La prima cosa da tenere in considerazione è che non sarà più possibile prelevare il denaro che è stato depositato.
In quanto per legge, i lavoratori e i pensionati che subiscono questo provvedimento devono essere comunque tutelati.
Nel caso di conto corrente cointestato, invece, il pignoramento può incidere solo sul 50% del capitale presente al suo interno, indipendentemente dal fatto che il debitore abbia versato sul conto cifre di un certo rilievo.
Va puntualizzato che il denaro depositato su un conto corrente viene espropriato solo dopo che una notifica è stata inviata al correntista debitore, che contiene un titolo esecutivo, un atto di precetto e il vero e proprio atto di pignoramento.
In particolare, quest’ultimo viene mandato anche alla banca, e solo a questo punto l’istituto bancario sarà autorizzato a bloccare la somma di denaro sufficiente dal conto del debitore.
Contrariamente, se il debito è verso il Fisco, l’Agenzia delle Entrate può procedere con il pignoramento conto corrente debitore senza dover aspettare l’intervento del giudice.
Dove mettere i soldi per non farli pignorare?
Cerchiamo ora di capire come proteggere i risparmi dal pignoramento.
Il primo metodo che ci viene in mente, forse il più semplice e immediato, è di togliere tutti i soldi sul conto corrente e portarli a casa, visto che il creditore, non trovando denaro, non potrà avvalersi di niente.
Per fare ciò, è necessario che sul conto non vengano più versate ulteriori somme fino all’udienza, che è specificata nell’atto di pignoramento, dove verificata l’incapienza del conto, il tribunale chiuderà la procedura esecutiva in poco tempo.
Prelevare soldi e tenerli in casa
Dunque è possibile prelevare i risparmi in contanti e metterli in una cassetta di sicurezza.
Così da evitare controlli da parte dello Stato in caso di cifre considerevoli, anche se ci teniamo a specificare che l’elusione e tutte quelle pratiche per aggirare la legge sono un reato.
Emissione assegno circolare
Un’altra opzione per evitare il pignoramento di somme di denaro è farsi emettere un assegno circolare dalla banca, a proprio nome o di un familiare.
Tramite questa operazione si potrà svuotare il conto corrente e non consentire il pignoramento neanche dell’assegno, perché la cifra resterà virtualmente bloccata.
Mettere i soldi su Paypal
Altra interessante idea per dove mettere i soldi per non essere pignorati è spostarli su PayPal.
Giacché si tratta di un conto che si trova formalmente all’estero e le regole sul pignoramento sono più difficili da far eseguire.
Oltretutto, esso non risulta all’anagrafe dei conti correnti. In questo caso, il creditore potrebbe non sospettare che ci siano somme di denaro consistenti, quindi risulterebbe più sicuro.
Esistono conti correnti non pignorabili?
In conclusione, possiamo tranquillamente dire che non esistono dei veri e propri conti correnti non pignorabili.
Bensì, esistono degli espedienti e delle accortezze che si possono mettere in atto per eludere il pignoramento.
Bisogna cercare, in sostanza, di fare buon viso a cattivo gioco e spostare i propri capitali dove si è sicuri che non possano essere intercettati.
Infine, cari lettori di Financial Empires, speriamo vivamente che grazie alla nostra guida abbiate capito di più sui conti correnti non pignorabili, il nostro articolo è a solo scopo informativo e non vuole incitare ad eludere il fisco, una buona continuazione!
La Redazione, Financial Empires
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