Aprire Partita Iva Con Regime Forfettario
Bentrovati su Financial Empires, oggi vedremo perché conviene aprire una partita iva in regime forfettario, quali sono le differenze con il regime ordinario, i requisiti per accedervi ma soprattutto a quanto ammontano le tasse da pagare in totale per avere un quadro completo e capire se conviene aprire una partita iva con questo nuovo regime.
Indice dei contenuti:
Cos’è il regime forfettario?
Il regime forfettario è essenzialmente un regime fiscale introdotto nel 2014 e soggetto a delle importanti modifiche con la legge di bilancio del 2019. Attraverso questo strumento è possibile ottenere dei benefici in termini economici soprattutto se si è in procinto di lanciare una nuova attività.
Questo nuovo regime fiscale è disponibile aprendo una partita iva per le sole attività costituite in ditta individuale e con un tetto massimo di introiti non superiore a 65.000 euro, pertanto chi ha un giro d’affari superiori alla cifra indicata non potrà accedere ai benefici che questo regime fiscale include.
Requisiti per aprire una partita iva forfettaria
Possono accedere al regime forfettario 2022 tutti coloro che soddisfano i seguenti requisiti:
- Ricavi non superiori a 65.000 euro
- Redditi da lavoro dipendente fino a 30.000 euro all’anno
- Spese per assunzione e retribuzioni dipendenti fino a 20.000 euro l’anno
Tasse e contributi da pagare con il regime forfettario
Per coloro che soddisfano i requisiti ci sono dei privilegi importanti nell’accedere al regime forfettario, uno tra questi sono le tasse da pagare, senz’altro più accessibili e meno onerose rispetto al regime ordinario, di contro pero va detto che con il primo non potrete scaricare praticamente nulla.
Per quanto riguarda il regime forfettario pagherete soltanto la così detta imposta sostitutiva che prende il posto di Irpef, Ires, e altre. L’imposta sostitutiva è pari al 15% dei ricavi ed è ridotta al 5% nei primi 5 anni di attività viene calcolata soltanto sul coefficiente di redditività che per esempio per blogger, web designer, web influencer, fotografi è del 78% sui ricavi totali meno i contributi.
Per quanto riguarda i contributi da pagare va detto che per i professionisti senza cassa come per esempio quelli appena citati che lavorano sul web non sono previsti contributi fissi, ciò vuol dire che se non guadagnerete nulla non dovrete versare alcun contributo, e verrete iscritti alla gestione separata INPS.
La storia è diversa per chi invece ha una cassa previdenziale, è il caso di avvocati, medici, architetti e così via che hanno dei contributi minimi obbligatori + i contributi variabili sulla parte eccedente.
Il calcolo dei contributi INPS regime forfettario per i liberi professionisti senza cassa, si effettua sulla base del reddito imponibile: il coefficiente di redditività è pari a 78% e l’aliquota contributiva è pari al 25,72%.
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Financial Empires, La Redazione
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